Tutti i tipi di veicoli ibridi
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- Categoria: TECNICA
- Pubblicato Giovedì, 10 Luglio 2014 10:06
- Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Se pensate che i veicoli ibridi siano "tutti uguali" vi state decisamente sbagliando! Esistono diverse tipoligie di veicolo ibrido, sviluppate sfruttando tecnologie differenti e sostenute più o meno fortemente dalle varie case produttrici mondiali. Questo settore è in grande fermento, pertanto è difficile definire delle distinzioni nette, ma è comunque possibile identificare tre macrocategorie: ibrido attivo, ibrido leggero e ibrido elettrico.
In generale, la tecnologia ibrida ha lo scopo di coniugare due diverse tecnologie "pure" (ad esempio, i motori a combustione di carburante e quelli elettrici) allo scopo di sfruttare gli aspetti positivi di entrambi e limitarne al tempo stesso gli svantaggi. Alcuni definiscono ibridi anche i motori che fanno uso di diversi carburanti (benzina/gpl, benzina/metano, benzina/idrogeno, ecc.), ma questa definizione è impropria. In questo caso, infatti, è più opportuno parlare di veicoli bi-fuel. Vediamo ora quali sono le differenze tra le varie tecnologie ibride.
Ibrido attivo. Chiamato anche ibrido misto o ibrido combinato, questa tecnologia prevede l'uso contemporaneo dei due motori per la trasmissione della coppia alle ruote. Il caso più comune è l'accoppiamento termico-elettrico. In questa configurazione, il motore termico può anche avere la funzione di ricarica delle batterie per il motore elettrico. Di solito, per brevi tratti è possibile utilizzare il solo motore elettrico o si può escludere quest'ultimo ed utilizzare il solo motore a combustione. Il vantaggio sta nell'eliminazione delle marce basse (quelle che consumano più carburante) e del consumo a ruote ferme o a passo d'uomo (quando interviene il solo motore elettrico). Le cilindrate del motore termico sono in genere più basse in quanto quest'ultimo può essere supportato da quello elettrico (anche se solo per qualche chilometro). Questo ne fa dei veicoli adatti ai ritmi cittadini piuttosto che alle lunghe percorrenze autostradali. L'auto rappresentativa di questa tipologia è senza dubbio la famosa Toyota Prius.
Ibrido leggero. Detto anche ibrido parallelo, usa solo un motore (quello termico) per la propulsione. L'altro motore (quello elettrico) può solo assistere il primo, fornendo maggiore potenza quando necessario. Inoltre può essere utilizzato in discesa o con il motore al minimo, ma mai come propulsore alternativo. Viceversa, il motore a combustione può ricaricare la batteria durante il normale regime d'utilizzo, altrimenti si possono sfruttare sistemi KERS (Kinetic Energy Recovery System) che recuperano l'energia prodotta dalla decelerazione e dalla frenata. Il vantaggio consiste nell'uso di minor potenza a parità di prestazioni da parte del motore termico, in quanto assistito da quello elettrico, oltre che dal risparmio di carburante a veicolo fermo o a basse velocità. Utilizzato principalmente da Honda, che lo definisce sistema ibrido IMA (Integrated Motor Assist), uno dei modelli rappresentativi è la Honda Civic Hybrid.
Ibrido elettrico. Ultimo, ma non meno importante, troviamo l'ibrido elettrico, detto anche ibrido serie. La tecnologia, simile a quella già sviluppata in ambito ferroviario nelle locomotive diesel-elettriche, prevede l'uso del solo motore elettrico per la propulsione. Il motore a combustione è presente, ma non è connesso alla trasmissione. Si occupa unicamente, mantenendo un regime costante, di alimentare il motore elettrico e ricaricare le batterie utilizzate dallo stesso con l'energia superflua. Funge, cioè, da generatore. Il vantaggio consiste nell'uso del motore termico nel suo regime di massima efficienza e massimo rendimento, potendo eliminare o ridurre i sistemi di trasmissione delle auto convenzionali. Non solo, rispetto ai veicoli completamente elettrici, migliora l'autonomia, in quanto il sistema di ricarica (cioè il motore termico) è installato direttamente a bordo. Un esempio significativo di questa tecnologia è dato dall'Opel Ampera.
Terminata questa distinzione, occorre comunque ricordare che i particolari implementativi variano da marca a marca e da modello a modello. Ciò che accomuna tutte le soluzioni è la ricerca di un buon compromesso tra i vantaggi offerti dalle diverse tecnologie ed i corrispondenti svantaggi. Un approccio decisamente diverso da quello adottato da altre case produttrici che invece si focalizzano su un'unica tecnologia. Voi da che parte state?
Fonte (1): http://www.jato.com/JATORed/IT/Issue4/Pages/DefofSpecs.aspx
Fonte (2): http://it.wikipedia.org/wiki/Veicolo_ibrido