Scandalo Volkswagen: emissioni truccate sulle auto del gruppo
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- Pubblicato Lunedì, 21 Settembre 2015 18:57
- Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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La notizia in arrivo in queste ore ha qualcosa di surreale: il gruppo Volkswagen, primo produttore di auto al mondo, è nel mirino delle autorità USA per un gigantesco imbroglio nelle misurazioni dei gas di scarico. Il titolo crolla in borsa, dove al momento perde oltre 20 punti, ed il danno di immagine non è nemmeno calcolabile. L'azienda rischia, inoltre, una multa da 18 miliardi di dollari.
Ma cosa è successo? Lo scorso sabato, l'EPA (l'agenzia per la protezione ambientale degli Stati Uniti) ha ordinato il richiamo di quasi 500.000 veicoli Audi e Volkswagen in seguito alla scoperta di un software installato nelle vetture utilizzato per aggirare i controlli sulle emissioni inquinanti. La casa tedesca è accusata di aver infranto dolosamente le leggi americane con la vendita delle auto 4 cilindri diesel prodotte tra il 2009 e il 2015.
Il funzionamento del software è molto semplice, ma illegale. Questo è in grado di rilevare quando l'automobile è sottoposta a test sulle emissioni ed attivare un sistema di riduzione dello smog che non è, invece, attivo durante il normale utilizzo del mezzo (presumibilmente, per non perdere potenza). Quindi, i dati sulle emissioni comunicati dalla casa produttrice sono falsi ed i veicoli inquinano molto di più! In particolare, è rilevante la quota di monossido di azoto rilasciata con i gas di scarico (fino a 10 o 40 volte la quantità massima consentita, secondo l'EPA).
"Usare un impianto di manipolazione nelle macchine per eludere gli standard ambientali è illegale, e una minaccia alla salute pubblica" ha dichiarato Cynthia Giles dell'EPA. In modo prudente e senza aggiungere dettagli, precisazioni o smentite (e lasciando intendere la colpevolezza del gruppo), l'AD di Volkswagen, Martin Winterkorn, non ha difeso l'azienda, ma ha anzi deciso di fare luce al suo interno.
Winterkorn, ha infatti annunciato l'avvio di un'inchiesta indipendente per fare chiarezza sull'accaduto: "Mi scuso personalmente in tutti i modi, per aver perso la fiducia dei nostri clienti e del pubblico. Quanto accaduto ha per tutti noi del direttivo e per me personalmente la massima priorità. Una cosa, però, deve essere chiara, la Volkswagen non tollera alcuna violazione delle regole o delle leggi", e quindi, ha proseguito, "farà tutto il possibile per recuperare la fiducia persa. Lavoriamo con le autorità in modo completo e per chiarire tutta la vicenda in modo rapido e trasparente".
Nel dettaglio, le accuse riguardano circa 482mila auto diesel vendute negli USA dal 2009: le Volkswagen Jetta, Beetle, Golf e Passat e l'Audi A3. Il numero di veicoli coinvolti è importante, ma ancor più pesante è lo stop temporaneo alle vendite di VW e Audi sul suolo statunitense. Negli Stati Uniti è in atto un tentativo, da parte del gruppo tedesco, di aumentare la proprio quota di mercato ed è indubbio che questa vicenda causerà un brutto contraccolpo al colosso europeo.
Come se non bastasse, questo scandalo potrebbe essere solo la punta dell'iceberg. Non è chiaro, infatti, se l'imbroglio riguardi solo il nuovo continente o tutti i mercati in cui opera il gruppo Volkswagen. Il governo tedesco dice di "aspettare informazioni adeguate" e chiede che la casa si adoperi per "collaborare strettamente con le autorità americane". In ogni caso, non si tratterà di un'attesa passiva. La motorizzazione tedesca, affermano da Berlino, "deve valutare se anche in Germania vi siano state analoghe manipolazioni" e conferma che "a breve sono previsti colloqui" tra il governo e il presidente Winterkorn. Anche l'Unione Europea, dove gli interessi del produttore teutonico sono decisamente maggiori, si sta muovendo per tutelare i consumatori con le opportune verifiche. Se dovesse venire fuori qualcos'altro, potrebbe trattarsi di un vero shock per il mercato dell'auto.
Noi di ecoAutoMoto pensiamo che il rispetto per l'ambiente sia una cosa seria e, se si dovesse accertare l'imbroglio per come descritto in queste ore, è giusto che Volkswagen paghi una multa salata e subisca un forte danno di immagine. Anche perché stiamo parlando di una vera e propria "menzogna" verso i consumatori. E voi cosa ne pensate? Il comportamento di VW è grave o sono le leggi ad essere troppo severe? Pensate che altre case automobilistiche potranno essere coinvolte?