Gli italiani si riscoprono più attenti all'ambiente
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- Pubblicato Lunedì, 03 Luglio 2017 19:19
- Scritto da Matteo "ufo" Bucchi
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Piccola sorpresa: negli ultimi anni, gli italiani stanno diventando sempre più attenti e partecipanti alle tematiche ambientali, forse anche sulla scorta delle problematiche emergenti a livello territoriale. A crescere, infatti, è anche l'attenzione nei confronti di questioni come l’inquinamento atmosferico, la gestione inefficiente dei rifiuti ed i cambiamenti climatici.
Gli italiani attenti al verde. A rivelare questa nuova tendenza è una recente ricerca, presentata nell'ambito dell'EcoForum organizzato da Legambiente, affidata alla Lorien Consulting, che segnala appunto una inversione di rotta nella considerazione generale delle tematiche "green". Fattore ancora più interessante è che l'attenzione degli abitanti dello Stivale si rivolge in maniera sempre più forte anche alle notizie della cronaca presente.
Sensibilità per l'economia circolare. In particolare, il 44% conosce bene la Conferenza e l’Accordo di Parigi e il 77% ne ricorda la recente uscita da parte degli Stati Uniti, come spiegato dagli analisti di Lorien Consulting. L'amministratore delegato della società, Antonio Valente, spiega ancora che si denota una "importante sensibilità sia nei confronti dell’economia circolare, ritenuta molto vantaggiosa dal 35% degli intervistati, sia nei confronti del tema rifiuti su cui il 62% afferma di ritenersi ben informato". E per raggiungere gli obiettivi ambientali gli italiani ammettono che sia prioritario l'impegno individuale, ma chiedono al contempo una forte partecipazione da parte delle istituzioni, locali e nazionali.
Primati italiani. La rinnovata sensibilità ambientale dei nostri connazionali trova ovviamente l'apprezzamento di Legambiente, padrone di casa dell'evento, e il direttore generale dell'associazione Stefano Ciafani ci tiene a sottolineare come qualcosa stia cambiando anche sul piano politico generale: l’Italia infatti "è stato il primo paese in Europa a mettere al bando i sacchetti di plastica, ha finalmente una avanzata legge sugli ecoreati e in questi ultimi anni sta dimostrando di essere la culla della nascente economia circolare europea al centro dell’importante pacchetto votato dall’Europarlamento".
Verso il futuro. Il futuro deve essere sempre più orientato al green, e "sulla scia di questi successi, la Penisola deve però lavorare per superare quegli ostacoli non tecnologici che frenano l’economia circolare", sostiene Ciafani, che poi conclude tracciando le parole chiave dell'immediato futuro: "Clima e gestione sostenibile dei rifiuti devono essere due dei temi portanti dell’azione di governo nei prossimi anni nel nostro Paese”.
Le principali minacce. Tornando alla ricerca e alle principali minacce ambientali avvertite dagli italiani, secondo il sondaggio della Lorien Consulting la palma di "paura numero uno" va all’inquinamento atmosferico (citato nel 39% dei casi), seguito da quello industriale, delle acque e dei terreni (che spaventa il 33% degli intervistati) e dalla gestione inefficiente dei rifiuti (32%), che conclude il podio. Proprio su questo fronte, però, sembrano esserci interessanti novità.
Le novità per gli pneumatici. Nell'ambito della manifestazione infatti sono stati presentati i risultati concreti dell'azione di Ecopneus, il consorzio che si occupa del trattamento degli pneumatici fuori uso: dal 2011 a oggi, infatti, sono state recuperate 1,4 milioni tonnellate di gomme, che messe in fila consentirebbero di percorrere per due volte l'intera circonferenza terrestre. Un lavoro che ha benefici diretti sull'ambiente, perché consente di produrre meno anidride carbonica, di risparmiare su acqua e risorse naturali e di limitare l'importazione di materiali vergini.
Le proposte della Tristar. Anche le aziende produttrici di gomme si stanno muovendo in questa nuova direzione: non solo i "big" del settore, ma anche i produttori più emergenti come la Tristar, infatti, stanno sviluppando nuovi modelli orientati a una maggiore sostenibilità, grazie ad uno studio sempre più attento sulle mescole e sull'efficienza delle prestazioni (a partire dalla riduzione della resistenza al rotolamento, che genera un risparmio di carburante e quindi una riduzione delle emissioni nocive nell'atmosfera). I risultati di questa attività di ricerca e sviluppo sono visibili nei modelli del marchio a tre stelle, acquistabili anche online sui portali come euroimportpneumatici.com, che dedica un'intera sezione al catalogo della Tristar, con tutte le proposte del brand di proprietà della Deldo.