Nissan Leaf, progetto crowd con ELIS
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- Pubblicato Giovedì, 14 Aprile 2016 10:10
- Scritto da Jona Hoxhaj
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L’auto total electric più venduta al mondo, la Nissan LEAF, è stata consegnata al consorzio ELIS, azienda non profit nata a Roma negli anni ’60, alla presenza dei suoi due presidenti, uscente ed entrante, Francesco Starace e Matteo Del Fante, che sono anche amministratori delegati rispettivamente di Enel e Terna. La neonata partnership tra Nissan e ELIS ha l’obiettivo di coinvolgere studenti e neolaureati sulle tematiche delle tecnologie a zero emissioni, contribuendo a promuovere lo sviluppo sostenibile.
In questo scenario, l’elettrica LEAF consentirà di sperimentare l’utilizzo della eco-mobilità, nell’ambito dell’elaborazione di un progetto studio che sarà realizzato dai giovani coinvolti per promuovere la comunicazione della sostenibilità ambientale sulle nuove piattaforme digitali e sociali (“Digital revolution through ELIS”). Il progetto darà vita a una piattaforma digital o social a partire dalla diretta esperienza dei ragazzi con la mobilità elettrica, raccogliendo le loro idee, impressioni e proposte e permettendo di interagire e lavorare in modalità crowd. Questo progetto di comunicazione sarà destinato ai media, ai clienti, agli stakeholders e a tutti gli utilizzatori e ammiratori delle elettriche, per sensibilizzare e far crescere la consapevolezza sui vantaggi dei veicoli elettrici come: ecosostenibilità, piacere alla guida, alte prestazioni, silenziosità, risparmio energetico…
E la strada verso la mobilità del futuro non può non passare attraverso forme di rivoluzione digitale, sia nella comunicazione, che nella stessa tecnologia presente a bordo dei moderni eco-veicoli. Innovazione e connessione vanno di pari passo e sempre accompagnano e accompagneranno le auto del futuro, come emerge da quanto dichiarato da Bruno Mattucci, amministratore Delegato di Nissan Italia, che si dice orgoglioso di questo progetto con il Consorzio ELIS. È dello stesso parere Pietro Papoff, direttore del Consorzio, che descrive questa collaborazione come “una realtà esemplare nel panorama automobilistico italiano, perché come previsto dalla legge Buona Scuola mette in atto un’iniziativa a favore dell’alternanza scuola-lavoro”. Aggiunge Papoff: “è importante per i ragazzi proiettarsi nel futuro, seguire le proprie attitudini, ma così come richiede il mercato del lavoro acquisire sempre nuove competenze, alle quali però bisogna associare un ingrediente fondamentale: la passione”.